Unione inquilini, pronti a mobilitazione, no sfratti veloci
Governo Meloni va in direzione opposta ai principi fondamentali
L'Unione Inquilini "denuncia con forza l'ennesimo attacco ai diritti delle persone in precarietà abitativa. Dopo l'approvazione, nei mesi scorsi, del Ddl Sicurezza, il governo Meloni vorrebbe interviene nuovamente con misure che mirano ad accelerare le procedure di sfratto, aggravando una crisi sociale già drammatica". Lo afferma Silvia Paoluzzi, segretaria nazionale dell'Unione Inquilini commentando il testo di FdI depositato in Senato e annunciando una possibile mobilitazione. "In Italia oltre 1.049.000 famiglie vivono in povertà assoluta e in affitto, rappresentando la metà delle famiglie povere del Paese. Si tratta di un'emergenza strutturale, resa ancora più grave dall'assenza nella Legge di Bilancio di qualsiasi misura di welfare abitativo o del tanto annunciato, e mai attivato, Piano Casa. Oggi, invece di affrontare il problema con politiche di sostegno e investimenti in edilizia pubblica, il governo sceglie la via della repressione. Le nuove norme puntano a velocizzare gli sfratti, senza garantire ai Comuni gli strumenti e le risorse necessari per assicurare il passaggio da casa a casa, previsto anche dalle convenzioni internazionali sui diritti umani. Gli sfratti, ricordiamo, vengono eseguiti con la forza pubblica, ma la realtà quotidiana racconta di famiglie con minori, anziani, persone invalide e lavoratori poveri lasciati senza alcuna alternativa abitativa. I Comuni, privati di fondi e strumenti, sono costretti ad assistere impotenti all'espulsione dei propri cittadini più fragili. Come ricordato dal Relatore Onu per il diritto all'alloggio adeguato, 'sfrattare senza offrire un'alternativa è un atto criminale'. Le scelte del governo Meloni, che continua a ignorare la questione abitativa e a colpire chi vive nella precarietà, vanno in direzione opposta ai principi fondamentali dei diritti umani e della Costituzione italiana". Unione Inquilini "chiede al governo di ritirare le misure che accelerano gli sfratti e di avviare immediatamente un confronto nazionale sull'emergenza abitativa, ripristinando i fondi per il sostegno all'affitto e per la morosità incolpevole, e dando finalmente vita a un vero Piano Casa pubblico e strutturale. Non si risolve la povertà con la polizia. Il diritto alla casa non è un crimine, ma un diritto umano fondamentale".
P.Beaulieu--SMC