
Media, 'il nonno della nuova capa dell'MI6 era una spia nazista'

Inchiesta del Mail, fece uccidere ebrei e partigiani in Ucraina
Il nonno paterno di Blaise Metreweli, la prima donna appena nominata alla guida dell'MI6, i servizi segreti per l'estero del Regno Unito, era una spia nazista nota come "il macellaio" e responsabile dell'uccisione di ebrei e partigiani in Ucraina durante la Seconda guerra mondiale. La rivelazione shock è stata fatta dal tabloid Daily Mail che ha compiuto una inchiesta giornalistica negli archivi tedeschi portando alla luce il passato oscuro di Constantine Dobrowolski, mai conosciuto dalla nipote, come immediatamente ha precisato un portavoce del Foreign Office a fronte delle rivelazioni, sottolineando che la storia di famiglia della nuova C, come viene designato nella realtà il responsabile dell'MI6 a differenza dell'M usato nella saga di James Bond, è segnata da "conflitti e divisioni". Molto di più, a guardare la storia dell'agente 30, il nome in codice dato dalla Wehrmacht a Dobrowolski, un ucraino che disertò dall'Armata Rossa per diventare il capo informatore dei nazisti nella regione di Černihiv, a nord di Kiev, ricercato dai sovietici con tanto di taglia sulla sua testa. Dall'inchiesta del Mail sono state ricostruite così le intricate e per molti versi imbarazzanti vicende familiari attorno alla figura della 47enne Metreweli. Mentre del nonno si persero le tracce nel 1943, il padre della neo responsabile dell'MI6, allora bambino, trovò rifugio nel Regno Unito dopo la guerra. Lì cambiò cognome, dopo che la nonna della nuova C sposò un uomo di origine georgiana, David Metreweli.
X.Boucher--SMC