Disturbi alimentari, al via la campagna di comunicazione triennale del Ministero
Target adolescenti, famiglie e scuole. In Italia 3 milioni i colpiti
Non solo anoressia, bulimia e binge eating, i disturbi del comportamento alimentare più conosciuti, ma anche ortoressia (l'ossessione di mangiar sano), vigoressia o bigoressia (la dipendenza dall'esercizio fisico) e drunkoressia (il limitare l'assuzione di calore dal cibo per 'compensarle' con quelle assunte dagli alcolici). Sono queste le declinazioni dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione, che in Italia colpiscono cerca 3 milioni di individui, con particolare incidenza nel genere femminile, soprattutto nella fascia 12-24 anni, e in preoccupante aumento dopo il periodo pandemico. Il quadro è stato delineato nella giornata di presentazione del programma di comunicazione e informazione partecipata per la prevenzione dei disturbi della nutrizione e dell'alimentazione (Dna) del ministero della Salute. "Quello che ci preoccupa è che che l'età in cui compaiono questi disturbi si sta abbassando, quindi gli adolescenti sono inevitabilmente il target primario della nostra attività comunicativa, insieme alle famiglie che vivono questo dramma - ha spiegato Tommaso Bertani, della direzione comunicazione del Ministero della Salute -. Questa sarà una campagna che durerà tre anni, sarà pianificata sulle principali emittenti televisive e radiofoniche e con una massicia presenza sui social". "Il faro di questa campagna sarà sul sistema di supporto per il contrasto di questi disturbi - ha aggiunto Giovanni Leonardi, capo dipartimento 'One health' del ministero della Salute -. In questo le associazioni giocano il ruolo cruciale di cerniera con il Sistema sanitario nazionale". "Tra le iniziative previste anche quella di uno spazio del ministero della Salute all'interno dell'evento 'Didacta' il prossimo marzo a Firenze dedicato alla formazione dedicato al settore della scuola - ha annunciato Alessio Nardini, direttore generale dei corretti stili di vita e dei rapporti con l'ecosistema del ministero della Salute -. Presidi, docenti e insegnanti potranno venire nel nostro stand, avere uno spazio dedicato in cui potranno relazionarsi con i nostri tecnici per capire in maniera precoce il manifestarsi del disagio".
A.Landry--SMC