Esposizione a luce naturale potrebbe aiutare a regolare la glicemia
Studio su 13 persone con diabete di tipo 2
L'esposizione alla luce naturale durante il giorno sembra migliorare il controllo della glicemia nelle persone con diabete di tipo 2. Lo indica uno studio su Cell Metabolism diretto da Joris Hoeks dell'Università di Maastricht. Il corpo umano segue ritmi di circa 24 ore di attività metabolica che regolano aspetti come i livelli di zucchero nel sangue. L'esposizione alla luce artificiale durante la notte altera questi ritmi, aumentando la glicemia. Oggi la maggior parte delle persone trascorre la stragrande maggioranza del proprio tempo al chiuso, così i ricercatori hanno voluto vedere se esporsi alla luce naturale attraverso una finestra potesse avere effetti positivi. Gli scienziati olandesi hanno reclutato 13 persone con diabete di tipo 2, età media 70 anni, che hanno trascorso circa 4 giorni in una stanza in cui erano esposte esclusivamente alla luce naturale, attraverso grandi finestre, tra le 8 del mattino e le 17. I partecipanti stavano principalmente seduti a una scrivania dove avevano accesso a telefoni e computer, con gli schermi impostati su un basso livello di luminosità. La sera, erano esposti a una luce artificiale tenue e avevano accesso ai loro dispositivi fino alle 23, prima di dormire nel buio totale. Tutti consumavano tre pasti simili al giorno ed eseguivano gli stessi esercizi. Come test di controllo i partecipanti hanno trascorso lo stesso tempo in stanze senza finestre, illuminate solo da luce artificiale. Durante entrambi gli esperimenti, i partecipanti indossavano dispositivi che monitoravano continuamente i livelli di zucchero nel sangue. I risultati hanno mostrato che, durante la settimana con luce naturale, i livelli di glicemia dei partecipanti rimanevano entro un intervallo sano per il 50% del tempo; non così nell'esperimento con luce artificiale. E' possibile che le cellule dell'occhio sensibili alla luce svolgano un ruolo centrale nella regolazione dei cicli dell'attività metabolica e siano più sensibili alla luce naturale.
W.Fortin--SMC